Certo cari ragazzi, quando si parla di sicurezza, si parla anche indubbiamente di privacy.
Un concetto molto ben definito, i cui contorni non possono certamente essere male interpretati, la privacy è rappresentata da tutta quella serie di elementi che costituiscono la nostra vita privata che, per nessuna ragione possono essere violati.
In questo ambito sono comprese le nostre relazioni sociali, i nostri affetti, il nostro patrimonio e, perché no anche la nostra libertà di vivere come vogliamo la nostra esistenza all’interno del nostro focolare domestico.
Questo è uno dei motivi per i quali il legislatore ha deciso di normare in maniera piuttosto puntuale ogni aspetto della vita dei cittadini rispetti questo sacrosanto diritto.
Per questo e per una lunga serie di altri motivi che in questa sede sarebbe difficile spiegare, quando si parla di violazione della privacy di ognuno di noi, si può tranquillamente parlare di intrusione.
Intrusione dunque, un concetto molto ben definito, attraverso il quale passa og i sorta di violazione della nostra sfera privata, sia essa personale che patrimoniale.
Si parla di intrusione, infatti, anche quando, attraverso tecniche di phishing soggetti non autorizzati riescono a violare un conto corrente on line, carpendo magari attraverso mail fraudolente i codici di accesso al legittimo proprietario.
Ma, senza alcuna ombra di dubbio, l’intrusione più devastante nella vita di ognuno di noi è certamente rappresentata dalla violazione della propria abitazione o della propria attività commerciale.
Violazioni queste ultime tanto violente quanto insopportabili che magari potevano essere prevenute attraverso un banalissimo (si fa per dire) allarme antintrusione.
Cos’è un allarme antintrusione? Semplicissimo ragazzi, è un sistema composto da elementi ad elevata tecnologia elettronica in grado di rilevare accesso indesiderati all’interno di luoghi che ciascuno di noi vorrebbe tutelare per svariati motivi.
Un dispositivo dunque che, quando allarmato, rileva eventuali tentativi di violazione di un determinato accesso, facendo scattare contemporaneamente una o più sirene.
Si può, inoltre, collegare questo nostro sistema antintrusione anche ad un combinatore telefonico, magari gsm che avvisi il proprietario della abitazione o dell’attività commerciale tutelata, permettendogli di dare l’allarme alle forze di Polizia sul territorio.
E, si proprio per consentire di avvertire le persone interessate e dar loto il tempo di intervenire nelle forme che il nostro Codice Penale prevede, cioè solo attraverso le forze dell’ordine.
Che a nessuno venga in mente altro per favore, oltre che altamente sconsigliato dal punto di vista legale, sarebbe oltremodo pericoloso.