Non ci sono ancora certezze ma potrebbero esserci delle (cattive) novità in materia di detrazioni bonus fiscali sulla casa: dal 2019 le detrazioni attuali potrebbero non essere confermate o, se saranno confermate, si prevedono tassi ridotti (dal 50% al 36%). Vediamo quali sono i possibili intenti del Governo italiano. C’è apprensione tra i contribuenti italiani che, nel corso degli ultimi anni, hanno usufruito dei bonus fiscali sulla casa. Le agevolazioni fiscali non riguardano soltanto le spese sostenute per le ristrutturazioni, ma anche quelle per l’acquisto di elettrodomestici e mobilie, per l’ottimizzazione delle prestazioni energetiche e per la diminuzione dei rischi sismici.
In particolare per gli antifurto l’agevolazione attuale è del 50%, potrebbe sparire o diventare del 36%. Il consiglio è quindi approfittarne entro il 31 dicembre 2018!
Le eventuali modifiche alle detrazioni bonus fiscali sulla casa
Dal 1° gennaio del 2019 potrebbero presentarsi scenari differenti, fra questi l’abolizione del bonus sulle ristrutturazioni connesso al piano di riforme fiscali che lo Stato ha intenzione di intraprendere con la Legge di Bilancio del nuovo anno. La cosiddetta “flat tax”, ovvero la tassa ad aliquota fissa pari al 15%, dovrebbe difatti eliminare l’insieme dei bonus fiscali al momento in vigore e che hanno concorso nel tempo a diminuire l’Irpef media dei cittadini italiani. In un primo momento sarà introdotta solo per un numero ridotto di partite IVA, mentre per le famiglie verrà posticipata perlomeno all’anno prossimo. Occorrerà inoltre appurare cosa e quanto verrà applicato o prorogato. Fra un po’ di settimane il Governo presenterà in Parlamento il disegno di legge di Bilancio 2019, soltanto allora potremo conoscere la reale situazione nell’ambito delle detrazioni bonus fiscali sulla casa. Un ulteriore scenario riguarda la possibile proroga delle detrazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione per i prossimi 3 anni; dopo il 2019, nondimeno, potrebbe verificarsi una diminuzione della percentuale da poter detrarre. Si prevede pertanto un salto indietro nel tempo, ossia alle detrazioni fiscali nella misura originaria annunciata dall’art. 16-bis del Tuir, pari al 36% sino al limite massimo di 48.000 euro di spesa. Questa percentuale, attualmente, è al 50% sino a 96.000 euro di spesa sostenuta, motivo per cui moltissimi utenti hanno deciso di anticipare gli interventi pianificati per usufruire della maggiorazione della percentuale del bonus Irpef ammesso. Quest’ultima supposizione, insieme ad abolizione e proroga, si mostra come la più verosimile nel panorama dei futuri bonus fiscali in materia di ristrutturazioni edilizie per gli anni seguenti al 2019.
Situazione corrente sulle detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie
La detrazione bonus fiscali sulle ristrutturazioni, come specificato sopra è attualmente del 50%, e viene applicata su un importo massimo di 96.000 euro per immobile. Fra i lavori che rientrano tra le spese detraibili sono racchiusi:
- Manutenzione ordinaria (soltanto sulle parti condominiali in comune);
- Manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, interventi di restauro e risanamento conservativo;
- Ricostruzione o rimessa in vigore di immobili lesi da catastrofi naturali;
- Attuazione di rimesse o posti auto pertinenziali;
- Rimozione di barriere architettoniche;
- Prevenzione atti illeciti (per esempio installazione di portoni blindati, impianti di antifurto e così via);
- Cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico;
- Risparmio prestazioni energetiche;
- Interventi per contrastare il rischio sismico;
- Risanamento e bonifica dell’amianto;
- Prevenzione degli infortuni in ambito domestico;
- Acquisto di unità in fabbricati completamente ristrutturati dalle imprese (agevolazione fiscale al 25% sulla spesa sostenuta).
Grazie, finalmente un articolo aggiornato sulla situazione attuale, spero soltanto che non abbassino di molto la soglia dei benefici