Lo sviluppo sempre crescente del settore tecnologico ha portato negli ultimi anni ad una evoluzione notevole nel campo dei sistemi di allarme: questi impianti, infatti, stanno occupando un ruolo davvero considerevole, in quanto sono tanti i cittadini che scelgono di tutelare la propria casa, o ancora un negozio, una azienda, un ufficio, un locale o una attività commerciale grazie all’installazione di sistemi di antifurto. I prezzi per installare questa tipologia di impianti sono scesi notevolmente nel tempo, sino a divenire competitivi ed accessibili ai più. In più, per andare incontro alle persone che decidono di acquistare questi sistemi, il Governo rende disponibile l’accesso a determinate detrazioni fiscali, con lo scopo di agevolare maggiormente questo specifico mercato in crescita.
Il vasto mondo dei prodotti per la sicurezza, ad oggi rappresenta una risposta valida per contrastare la micro e macro criminalità, ed in tal senso i sistemi di allarme risultano dei buoni alleati anche per la Polizia e per i Carabinieri: più persone si dotano di questi impianti e più alta sarà la possibilità che le forze dell’ordine riescano a fare in modo ottimale e tempestivo il proprio lavoro. Da questo presupposto scaturiscono le agevolazioni fiscali che lo Stato presenta. Dunque, per chi decide di dotarsi di un sistema di allarme per l’abitazione, per l’ufficio e così via, esistono delle detrazioni fiscali del 50 % che riguardano differenti settori, tra cui quello della sicurezza, a patto che i lavori vengano effettuati sugli immobili (sono esclusi, infatti, i contratti firmati con gli organismi di vigilanza e con istituti simili).
Fanno parte degli aventi diritto alla detrazione fiscale del 50%, quegli utenti che installano i sistemi di allarme e di videosorveglianza, o ancora chi installa casseforti, portoni blindati, grate, recinti e/o cancelli. In questo contesto è fondamentale sapere che possono essere oggetto di detrazione fiscale anche le spese affrontate per la progettazione di un sistema, per la sua installazione, per le perizie e per gli oneri che riguardano l’urbanizzazione. Vediamo ora un esempio di detrazione fiscale riguardante un sistema di allarme: se un impianto di allarme ha un prezzo di 5mila euro (ovvero una spesa minima prevista), si potrà detrarre, nel momento della dichiarazione dei redditi, la somma di 2500 euro, che verranno rimborsati in 10 anni sotto forma, appunto, di detrazioni sulle seguenti dichiarazioni.
Possono fruire di tali agevolazioni fiscali tutti i proprietari di una casa, di una azienda o di un ufficio, e ancora gli affittuari, i soci di imprese collettive, di società e anche chi gode di usufrutto. Per avvalersi di queste detrazioni bisogna eseguire i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, dove vanno specificati i dati personali del richiedente; la richiesta ufficiale deve essere inviata scaricando il modulo pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate accedendo alla sezione dedicata alle Agevolazioni Fiscali. Come specificato prima, le detrazioni fiscali vengono distribuite su quote decennali, ma risultano al contempo molto allettanti, in quanto lo Stato dà agli utenti la possibilità di risparmiare soldi fino al 50% dell’intera somma spesa per i lavori e le prestazioni di professionisti del settore.